La Federation of European Risk Management Associations (FERMA) ha dichiarato alla Commissione Europea che qualsiasi nuova soluzione assicurativa per i rischi di catastrofi dovrebbe essere basata sul mercato e rispettare la libertà di scelta degli acquirenti di assicurazioni aziendali.
FERMA ha commentato così rispondendo al “green paper on natural and man-made disasters” della Commissione Europea.
Nella sua risposta, FERMA ha sottolineato l’importanza di un risk pricing adeguato come meccanismo per promuovere la cultura del risk management. Ha affermato che un regime obbligatorio dove il mercato privato è maturo e sta lavorando bene non è necessario e. creerebbe un moral hazard– il che significa che non incoraggerebbe le misure di mitigazione perché i tassi sarebbero separati dall’esposizione al rischio.
In qualsiasi caso, FERMA avverte: le compagnie assicurative e i risk managers devono avere ugual accesso ai dati delle catastrofi naturali raccolti ed elaborati dalle entità a livello europeo prima di qualsiasi spostamento verso un regime obbligatorio.
Il vice presidente di FERMA, Michel Dennery, commenta: “In genere, come acquirenti di assicurazione e professionisti di risk management, i nostri membri non vedono il motivo di un regime obbligatorio per migliorare le capacità del mercato assicurativo. Anche se ad alcune aziende internazionali piacerebbe trovare una copertura più alta di quella che è attualmente disponibile, le opzioni valutate in questa “green paper” non sembrano sufficienti per migliorare la capacità del mercato.
“Le aziende più grandi e di media taglia sono già consapevoli delle loro esposizioni in caso di un evento maggiore. I loro risk manager hanno per molto tempo spinto il loro management al fine di mitigare questo rischio, principalmente incrementando le difese tecniche, migliorando i processi e facendo corsi di formazione sulla gestione delle crisi, e poi comprando assicurazione per finanziare i danni, le interruzioni di attività e le responsabilità.”
Tra le altre rilevazioni di Ferma: i contratti a lungo termine per le catastrofi sono un’opzione interessante che necessiterà di ulteriori analisi e feedback sulle soluzioni esistenti. Cinque anni è probabilmente il periodo massimo pratico per soddisfare le mutevoli esigenze del business.
Una soluzione parametrica per il rischio di catastrofe a livello UE è potenzialmente molto costosa e incerta per il livello di dati che dovrebbero essere raccolti e analizzati.
Anche il risk management pubblico è necessario e gli stati membri dell’UE hanno la responsabilità di creare polizze pubbliche per ridurre l’impatto dei disastri attraverso l’adattamento delle infrastrutture pubbliche attuali e future.